Risorse umane, mappatura delle competenze.
Non basta essere circondati da persone capaci, bisogna saper individuare quale persona è la più adatta in un determinato ruolo per raggiungere i migliori risultato.
Certamente è un vantaggio avere a disposizione le migliori risorse quando ci si prefigge di raggiungere un obiettivo, grande o piccolo che sia.
Una delle sfide più difficili è quindi riuscire a individuare quale “carta” giocare in un determinato ruolo.
Il conoscere a fondo i nostri collaboratori è il primo passo per poter fare questa scelta nella maniera più consapevole.
Ho avuto modo, nel tempo, di collaborare con decine di persone assolutamente capaci di fare il proprio lavoro, ma altrettanto incapaci di trasmetterlo, delegarlo o condividerlo con altri, pur mettendocela tutta e non risparmiandosi nell’intento. Altre incredibilmente capaci a trasformare prodotti e materie prime in deliziosi ed eleganti piatti, ma non altrettanto capaci di interpretare i desideri di chi aveva difronte. Altre ancora capaci di gestire ottimamente un servizio alla carta, ma incredibilmente in difficoltà alla prese con un servizio di banchettistica.
Chiunque abbia il compito di gestire o distribuire mansioni all’interno di un gruppo si deve misurare con potenzialità e limiti di ognuno, anche di se stesso ovviamente, ed è chiamato a prendere delle decisioni, anche motivando le sue posizioni se necessario a fare in modo che le sua scelte siano il più possibile comprese e condivise dell’intero gruppo e perché possano essere di stimolo, evidenziando i caratteri positivi e premiabili, ma anche le lacune o comunque gli aspetti che ognuno può migliorare di se stesso.
Per poter fare questo bisogna quindi conoscere le figure che si hanno a disposizione e perchè questo accada bisogna in un qualche modo viverle, condividere con loro momenti, attività, creare in un qualche modo un legame che possa aiutarli a mostrarsi nella loro forma migliore e trovare quindi lo spazio per esprimersi al meglio, aumentando la loro soddisfazione e il loro rendimento.
Quindi è utile e oserei dire preliminare a qualsiasi scelta una fase osservativa diretta, che ci metta nelle condizioni di conoscere chi abbiamo davanti per poter avere al momento di fare la nostra scelta, quella migliore.