Chi Sono
Mi presento!
Mi chiamo Andrea Demaria e nasco a Bologna in una calda estate del 1984.
Sin da bambino sono sempre stato attratto dall’ambiente “cucina”, a partire da quella della nonna paterna, di una grande casa di campagna dove ho vissuto esperienze tuttora impresse chiaramente nella mia memoria, di una cucina fatta di condivisione, duro lavoro e convivialità.
Crescendo ho intrapreso studi in ambito agrotecnico, per poi iscrivermi all’università in ambito formativo.
Da sempre però ho lavorato nella ristorazione, facendo tutta la gavetta che è possibile fare e ricoprendo nel tempo, per diverse realtà del territorio, praticamente tutti i ruoli a partire dal lavapiatti, commis, responsabile di partita, chef di cucina, cameriere, responsabile di sala, receptionist e addetto all’accoglienza… ed è a tutto questo che ho sempre dedicato le mie energie ed il mio impegno: crescere nell’ambiente imparando ogni giorno qualcosa di nuovo, anche da chi meno te lo aspetti, senza timore di mettermi in gioco, mai.
Parallelamente mi sono impegnato nel sociale, creando insieme ad un gruppo di coetanei un’associazione culturale che negli anni ha organizzato eventi e attività ricreative sul territorio e ho lavorato come educatore in un una scuola privata.
Ho collaborato con diverse realtà, dall’agriturismo con cucina, al b&b immerso nelle campagne, bar, ristoranti, ho organizzato e gestito stand gastronomici in fiere, organizzato eventi…
Le molteplici attività e le loro apparenti diversità, anche profonde, mi hanno sempre stimolato a cercare il filo conduttore, quel nucleo di dinamiche spesso riconducibili al fattore umano e al rapporto tra questi e la realtà in cui si muove, delineando un sistema di approccio che andasse oltre il semplice contesto pratico, ma si allargasse ad una dimensione sempre più attenta ai dettagli e soprattutto alle persone.
Attraverso le collaborazioni con tutte queste realtà e ad un continuo aggiornamento, ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con professionisti nel settore dell’accoglienza e della formazione, oltre che con altre figure a loro riconducibili, ampliando le mie conoscenze ed imparando a metterle in pratica con coerenza, finendo per essere un punto di riferimento, con l’umiltà e l’empatia che credo mi caratterizzino.
L’incontro con il metodo LEAN è stato quasi fisiologico, oserei dire inevitabile.
Sapevo che il criterio del mio approccio al lavoro, fatto di osservazione ed analisi, di snellimento di processi, di ottimizzazione delle risorse anche umane, di ricerca e abbattimento dello “spreco” e della creazione o rimodulazione di flussi di lavoro alla ricerca di una resa sempre migliore non poteva essere una mia esclusiva.
Trovare quindi espresso e formalizzato quello che ho sempre fatto mi ha reso più consapevole e convinto di poter ancora crescere e migliorare.
Il fatto che nasca come sistema di una grande azienda e che gli studi sulla sua applicazione siano per lo più riconducibili a realtà aziendali complesse non può essere certo un limite. Infatti in un qualche modo il metodo LEAN è da intendersi come una modalità di approccio, quasi una filosofia, che se compresa e seguita può rivelarsi un “giro di boa” sorprendentemente efficace.